La musica è di casa al Teatro Miela
Un Melting pot musicale e culturale che come sempre ci soddisfa ed appassiona. In questo inizio di stagione 2018/19 Bonawentura ospiterà artisti e gruppi musicali provenienti da: Italia, Belgio/Congo, Costa d’Avorio, Nuova Zelanda, Niger, UK/Arg/Congo.
Il Teatro Miela si ritrova ad essere uno dei pochi spazi a proporre una programmazione musicale trasversale, che abbraccia molte tendenze odierne e di qualità. Le scelte della programmazione di questa prima parte di stagione rivolgono lo sguardo alle musiche del mondo e alle commistioni e contaminazioni tra generi e culture musicali. Un viaggio attraverso la musica, le tradizioni e le sperimentazioni dei diversi luoghi del mondo, sempre aperti alle differenti culture che finiscono inevitabilmente per arricchire la nostra.
La linea di pianificazione musicale di Miela Music-Live ci vede collaborare anche a livello transfrontaliero con altre realtà con cui condividiamo gli intenti e le proposte artistiche come il festival Druga Godba della vicina Slovenia, tutte realtà che si impegnano a diffondere e circuitare il più possibile la musica del mondo nella sua diversità.
Tutto sempre con un’attenzione particolare al livello e alla qualità dei musicisti nella dimensione live, alla sperimentazione e l’originalità della proposta, con una predilezione per quei progetti che, più di altri, sono capaci di sorprenderci per la capacità di non uniformarsi nelle solite categorie e tipologie musicali standardizzate.
Il primo appuntamento è con Nidi D’arac (Italia) i più forti e longevi esponenti della world music italiana raccontano, con lo splendido dialetto salentino, le storie scure del sud italiano e le fanno danzare sui ritmi popolari tra contaminazioni folk, rock ed elettroniche. Seguiranno: Baloji tra i musicisti più interessanti nell’ambito della “nuova” world music, quella prodotta in Europa da musicisti qui cresciuti, che guardano alle loro radici e se ne riappropriano con sguardi e linguaggi profondamente contemporanei. La cantante, danzatrice e percussionista della Costa d’Avorio, la nuova grande voce dell’Africa Dobet Gnahoré, le sue performance catturano l’attenzione fin dal primo istante. Orchestra of Spheres, un progetto (anche visivo) che arriva dalla Nuova Zelanda, inventori e promotori di un particolarissimo groove alieno, arrivando ad un alto livello di sperimentazione e originalità. Les Filles de Illighadad un gruppo di ragazze provenienti dal villaggio omonimo del Niger, fautrici di un nuovo genere di chitarra Tuareg che si mescola al folk tradizionale trasportando le canzoni rurali dei nomadi ai giorni nostri, nel XXI secolo, una testimonianza della ricchezza nella semplicità con delle composizioni costruite da pochi elementi: voci, battiti di mani e percussioni. Animanz & Juanita Euka (UK/Arg/Congo) un gruppo nato nel 2013 come un progetto aperto tra amici musicisti che in pochi anni è cresciuto accogliendo artisti ed ospiti provenienti da tutto il mondo e consentendo alla band di sviluppare il loro ritmo così variegato e travolgente.