Due giorni con quattro autori del fumetto italiano. Si parte raccontando come l’arte salva dalla guerra con Laura Scarpa, passando attraverso lo spettacolo di disegno dal vivo di Officina Infernale per arrivara al mito senza tempo di Corto Maltese con Boris Battaglia. Dediche, book review e piccolo mercatino dell’editoria indipendente. Presenta gli appuntamenti Claudio Calia.
Dopo avere scandagliato nel 2017 il rapporto tra fiction e biografia, tra realtà e narrazione, il tema sottotraccia dell’edizione di quest’anno è puntare il riflettore sull’editoria indipendente, tra piccoli editori e autoproduzioni, con un piccolo occhio di riguardo alla rinascita della critica fumettistica.
Per questo gli appuntamenti prevedono un incontro con Laura Scarpa, vero pezzo di storia del fumetto italiano che festeggia nel 2018 i 40 anni di carriera, che presenta il suo ultimo libro, “War Painters (1915 – 1918) Come l’arte salva dalla guerra”, edito dalla sua agguerrita Associazione Culturale “Comic Out”, passando per il “Corto. Sulle rotte del disincanto prattiano”, edito dalla combattiva Armillaria e scritto da Boris Battaglia, un saggio che ribalta tutti i luoghi comuni su Corto Maltese e guarda all’opera di Hugo Pratt attraverso una originale prospettiva filosofica. A coronare il tutto, una performance di disegno dal vivo di Officina Infernale, autore esplosivo il cui “Warhol. L’intervista” edito da BeccoGiallo è solo la punta più visibile di una interminabile e prolifica creazione di autoproduzioni allucinate e allucinanti. Come tutti gli anni, a presentare il tutto Claudio Calia, autore di graphic journalism e divulgatore del linguaggio del fumetto.
Venerdì 6 luglio
ore 16.00
Book Review con gli autori
Ore 18.00
Presentazione: War Painters (1915 – 1918) Come l’arte salva dalla guerra di Laura Scarpa (Edizioni Comicout)
Nata a Venezia nel 1957, si trasferisce a Milano e quindi a Roma. È autrice di fumetti, illustratrice, editor e docente a varie scuole e della sua Scuola di Fumetto online. Come autrice ha scritto e disegnato storie su per le più note riviste italiane, da «Linus» a «Il Corriere dei Piccoli», «Snoopy», «Lupo Alberto Magazine», «Blue», «Mondo Naif» e «Internazionale», e alcuni libri, è del 2017 Sous les étoiles. per Delcourt. War painters 1915-1918 Come l’arte salva dalla guerra, per ComicOut. Pubblica una vignetta settimanale “Visto da Laura” su «La Prealpina», quotidiano di Varese. Per il web, disegna Caffè a colazione, e pubblica sulla rivista digitale «Aces Weekly», diretta da David Lloyd. Come editor ha curato da «il Corriere dei Piccoli» a «Blue» e «ANIMAls» e dirige il magazine «Scuola di Fumetto». Scrive saggi e testi di didattica, come Hugo Pratt – le lezioni perdute. Presiede l’Associazione Culturale ComicOut, che si occupa della diffusione e studio del fumetto.
A seguire aperitivo con l’autrice con le selezioni di Kwalaman dj set
Ore 20.00
Officina Infernale laboratorio K b/w session 02 – Spettacolo di disegno dal vivo di Officina Infernale
Andrea Mozzato è nato a Padova nel 1970. Si muove tra grafica, pittura e fumetto dalla metà degli anni 90. Ha frequentato la Scuola del fumetto di Milano. Ha collaborato negli anni 90 con Bompiani, Mondadori e altri editori come illustratore. Ha partecipato a: Nixon, la Scimmia magazine, Sherwood Comix, Lamette comix in La Guida illustrata al Frastuono più Atroce, Antifanzine, Bizarro Magazine, Puck Comic Party, Puck Apocalypse Bubka, Mr. Mango, La Morte ti fa Belva. Nel 2017 ha disegnato “Warhol. L’intervista” (BeccoGiallo) su sceneggiatura di Adriano Barone.
Sabato 7 luglio
ore 16.00
Book Review con gli autori
Ore 18.00
Presentazione: Corto Sulle rotte del disincanto prattiano di Boris Battaglia
(Armillaria Edizion)i
Boris Battaglia ha pubblicato due saggi sul fumetto, La carne e la carta (Sfregi, 1995) e Il peso del fumo (autoprodotto, 2016), e un oggetto indefinito dove racconta di storie di boxe: Pugni (Becco Giallo, 2015). Con Armillaria ha anche pubblicato Gainsbourg. Niente è già tanto. Ha fondato con otto amici, nel lontano 1998, la casa editrice di fumetti Rasputin! Libri che oggi non esiste più.
A seguire aperitivo con l’autore le selezioni di Kwalaman dj set
ore 21
concerto Sex Pizzul
Sex Pizzul, ovvero l’unione impossibile di calcio e musica. Francesco D’Elia e Simone Vassallo (entrambi già con Samuel Katarro/King of the Opera), per ammazzare la calura agostana fiorentina, decidono di impiegare gli ultimi giorni di vacanza chiudendosi in cantina e cercando di suonare con un vecchio synth e una batteria da battaglia. I due notano che il risultato, anarchico ma dall’impronta ritmica ben marcata, si sposerebbe benissimo con gli highlight calcistici della domenica sera. Nasce allora l’interrogativo: si può suonare come si scende su un campo di calcio? Può il calcio assurgere a specifico immaginario di fondo di una forma musicale?
Man mano, i due si convincono che tutto ciò sia possibile, ma serve una compagna fidata per forgiare il sound definitivo: Irene Bavecchi è dunque subito della partita, nonostante il calcio lo sopporti solo in compagnia delle birrette.
Si arriva così al manifesto calcistico in forma di musica, un’unione – evidentemente possibile – tra questi due mondi a cui fa da suggello la scelta del nome della band: omaggio ad un nume tutelare del calcio italiano – Bruno Pizzul, storico telecronista RAI che ha commentato le partite della nazionale dall’ ’86 al 2002 segnando con la sua voce e il suo stile la memoria di alcune generazioni – fuso con il nome della band anarchica per eccellenza.
Nascono per raccontare del calcio veri, verosimili e falsi miti, senza alcun intento nostalgico, tenendo presente che è solo un gioco, sebbene alle volte terribilmente serio; e, sotto il profilo puramente musicale, cercando di affrontarlo appunto giocando (o suonando, che è la stessa cosa). Anarchia vuol dire senz’altro improvvisazione, dalla quale sono nati i brani di questo disco; movimento, ossia parti ritmiche in primo piano; dinamismo, perché il calcio oggi si gioca così e perché ogni tanto si può anche ballare; divertimento, perché del calcio questo è il senso più genuino. Si potrebbe denominare mundial disco punk o match-rock. Resta il fatto che l’approccio è sporco ed essenziale: un synth distorto, un basso aggressivo, una batteria tribale e tre non cantanti alle voci. Nessun campionamento o sovraincisioni: nudi e crudi, punk è e punk rimane.
CLAUDIO CALIA
Con BeccoGiallo ha trasposto a fumetti tematiche importanti e attualissime come la politica, l’inquinamento, il movimento no-TAV e i centri sociali; in Leggere i fumetti ha raccontato un’altra delle passioni della sua vita attraverso le letture che ne hanno influenzato narrazione e gusto estetico. Affianca all’attività di fumettista quella di divulgatore del linguaggio del fumetto.
Tra i primi autori italiani di Graphic Journalism, per realizzare il suo ultimo libro, Kurdistan. Dispacci dal fronte iracheno, ha soggiornato in Iraq per due settimane accanto agli operatori umanitari della ONG “Un ponte per…”.