Innumerevoli volte ci siamo chiesti quali, effettivamente, siano i confini se non segnalati da cartelli o linee. Dove arriva il gesto umano senza questi segnali? In questi tempi moderni e così complicati il concetto di confine è estremamente fragile, poiché masticato e sputato fuori un po’ da tutti, anche da chi non sa di cosa stia parlando.
Però per una volta qualcuno ha pensato di eliminare il concetto di confine, polverizzandolo, e restituendo una boccata di libertà e allegria. Si può fare? Certo! Nadia Kherrati e Angelo Cagnazzi, ospiti della residenza Go Innovation, hanno creato un’esperienza immersiva con la loro Mostra-performance “Sogni senza confini”. In aiuto a tutto questo arriva il progetto “Box dei Sogni” a cui viene affidato il compito di raccogliere i sogni e le visioni per il futuro di Gorizia e Nova Gorica.
Perchè tutto questo? Certo sognare a volte fa ritornare bambini, ma qui c’è qualcosa di più, molto di più, infatti Casa Netural Gorizia ha aperto le sue porte in Via Rastello per celebrare l’inaugurazione di GO!2025.
Tutta la giornata si focalizzerà sulle barriere fisiche e culturali, tema che ha reso molto semplice lo scambio, il dialogo, le letture e soprattutto una partecipazioni attiva.
Per il progresso, l’innovazione, per nuove idee e soprattutto per dei nuovi modi di pensare è necessaria la cultura, poichè è solo attraverso la cultura che le diverse culture possono “dialogare”, fare rete, stringere legami e abbattere i confini prestabiliti.
A guidare queste riflessioni ci ha pensato Paolo Verri, Direttore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, il tutto ornato da una degustazione di tè.
Abbiamo chiesto a Paolo Verri, le sue impressioni su Gorizia Capitale della Cultura 2025 e come “vede” il futuro della letteratura.
Fermiamoci un attimo a conoscere un po’ meglio chi è Casa Netural, di cosa si occupa questa realtà e perchè è così all’avanguardia.
Sembra essere tutto pronto per GO!2025, noi ci saremo, e voi che scuse avete?
