Sport e sociale, un binomio che continua nel segno della Serie A: a Trieste, nella Casa Circondariale di Via Coroneo, da alcuni mesi è attivo il laboratorio di scrittura creativa “A Tu Per Tu”, a cura della cooperativa sociale Reset e coordinato da Pino Roveredo, Giuliano Caputi e Lucia Vazzoler.
Il progetto vede come protagonisti i detenuti e le detenute, che si cimentano direttamente nella scrittura di testi, da lettere a flussi di coscienza, passando per esperienze di diari e cronache.
Nel corso del laboratorio, vi è la possibilità di incontrare personalità del mondo dello sport e dello spettacolo per coloro che vi lavorano dentro: l’Alma Pallacanestro Trieste non ha mancato di dare il suo contributo, nella giornata di lunedì 11 marzo 2019, quando Daniele Cavaliero ha incontrato i ragazzi del laboratorio creativo per portare la sua testimonianza di vita ed ascoltare domande ed esperienze di coloro che sono i protagonisti di “A Tu Per Tu”. Un percorso condiviso assieme ad un altro grande personaggio cestistico della città di Trieste come Stefano Attruia, un “figlio del campetto” che dopo aver ottenuto grandi risultati a livello sportivo ha saputo convertire tutte le esperienze della sua carriera in campo professionale e comunicativo.
Le parole di Daniele Cavaliero, al termine dell’incontro: “Personalmente è stata un’esperienza bella, importante e toccante. Ho sorpassato quel muro oltre al quale si pensa che ci sia solamente un buco nero: in realtà, ho trovato sorrisi, speranze e voglia di fare. Abbiamo parlato di basket, ed è stato interessante il fatto che tutti i ragazzi conoscessero la squadra, il suo andamento ed anche il risultato del match di sabato scorso: oltre a questo si è parlato di motivazioni ed errori, in un pomeriggio davvero significativo”.
Stefano Attruia, figura storica del basket triestino, ha aggiunto: “E’ stato un gran momento, ben preparato dai partecipanti al progetto. Ci sono due temi, da un lato la scrittura elaborata dai ragazzi, dall’altra il fatto che questo laboratorio ha portato ad un incontro. E’ un aspetto importante il fatto che, dall’altra parte di questo “muro”, puoi re-incontrare te stesso: basti pensare che uno dei partecipanti al progetto è una persona con cui ho giocato, da piccolo, nella stessa società. Ritrovarlo dopo oltre trent’anni mi ha fatto tornare indietro nel tempo e mi sono rivisto: è stato un momento molto toccante”.
Queste le parole della Presidente della Cooperativa Reset, Stefania Grimaldi: “Nell’esperienza di chi realizza interventi in ambito sociale – per l’inclusione e il riscatto delle persone – favorire contaminazioni fra “mondi” apparentemente scollegati è un esperimento sempre foriero di risvolti imprevedibili. Ma che avranno da raccontarsi due cestisti e un gruppo di detenuti? Strano accostamento fintantoché si ragiona per “categorie”. Quando lo spazio del confronto si apre sui vissuti, sulle esperienze e le passioni, le categorie cedono il posto alle persone. Perciò grazie Alma Pallacanestro Trieste”.