«B» come Basaglia
Il recupero dell’archivio dell’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia
Audio-documentario realizzato dal Laboratorio di produzione podcast di Radio Fragola Gorizia
Prodotto da:
Cooperativa La Collina
con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria 2 (Bassa Friulana e Isontino)
Interviste, montaggio, editing:
Francesco Candura, Massimiliano Chiusoli, Paola Martinuzzi, Andrea Olivieri, Naomi Piani, Elisa Stocco, Adam Zuliani
Prima parte: l’archivio (15′ 37”)
Come nasce e si sviluppa il lavoro di recupero di un archivio amministrativo che copre un arco temporale che va dagli anni Trenta a metà anni Ottanta. Le difficoltà. Il coinvolgimento di utenti del DSM nel lavoro di inventario e analisi. Le ricerche storiche. I temi che l’analisi dei materiali sollevano. |
Seconda parte: Basaglia a Gorizia (19′ 43”)
L’esperienza negli anni Sessanta di Franco Basaglia a Gorizia, in parallelo con quella di un giovane goriziano assunto dallo stesso Basaglia come infermiere al suo arrivo nella città isontina. Lo sconcerto di entrambi nel venire a contatto con la realtà durissima della psichiatria, rimasta identica nel corso dei decenni. La carica di cambiamento impressa a quella realtà e alle vite individuali da un giovane medico.
Terza parte: la città nella città (18′ 30”)
Il caso Miklus e la fine dell’esperienza di Basaglia a Gorizia. Il rapporto della città con il suo manicomio. La percezione e la realtà di una città nella città. I limiti della riforma e il rischio di tornare a erigere muri e a isolare i “diversi”. La necessità di coltivare la memoria e preservare i documenti.
Interviste a:
Sara Fantin, archivista
Ilaria Bastiani, operatrice e aiuto archivista
Daniele, aiuto archivista
Giorgio, aiuto archivista
Massimiliano, aiuto archivista
Franco Perazza, ex direttore del DSM di Gorizia
Enzo Quai, ex infermiere dell’OPP di Gorizia
Nereo Battello, avvocato
Maja Monzani, logopedista e insegnante
Mauro Radigna, operatore psichiatrico e musicista
Musiche:
Josef Suk, Beethoven Sonata No.9 A Major Kreutzer
Pat Metheny, One quiet night
Pat Metheny, Song for the boys
Nick Jonah Davis, Farewell Sad Flower
Strumentazione usata:
Zoom Handy Recorder H4n
Olympus Digital Voice Recorder WS-832
Reaper Audio Workstation
Il laboratorio
Nato per volontà del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria 2 (Bassa Friulana e Isontino) con la collaborazione di Cooperativa La Collina e Radio Fragola di Trieste, il laboratorio coinvolge dall’estate 2016 utenti, operatori e volontari dell’ambito psichiatrico goriziano in alcuni spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia, quello che oggi è conosciuto come “Parco Basaglia”.
A partire dall’idea di una webradio con sede all’interno del parco, nasce un laboratorio in grado di produrre professionalmente materiali audio per raccontare storie ed eventi, con particolare attenzione per i modi e i linguaggi nei quali la comunicazione radiofonica cambia attraverso l’immediatezza e la riproducibilità consentiti dalla rete. Il lavoro redazionale è quindi finalizzato alla realizzazione di audio-documentari, reportage radiofonici, audio-drammi e altri prodotti “finiti” da disseminare nella rete seguendo la filosofia del “fare meno, fare potente”.
L’idea del documentario
Il primo prodotto del Laboratorio è un audio-documentario dal titolo evocativo: «B come Basaglia – Il recupero dell’archivio dell’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia». Un viaggio in tre puntate che, raccontando l’esperienza di un altro progetto attivo da poco più di un anno nel Parco Basaglia, di fatto diventa anche un modo per recuperare la memoria di un luogo attraversato da sofferenza e isolamento ma anche da slanci di cambiamento e di iniziative collettive per il benessere della comunità nel suo complesso.
La concomitanza di due progetti gestiti dalla stessa cooperativa – il recupero dell’archivio e il laboratorio radiofonico – ha rappresentato una coincidenza fortunata ma anche la dimostrazione che è possibile ripensare la comunicazione di ciò che si fa, potenziando attività che rischiano di essere poco divulgate. Rendere pubblico il lavoro di recupero dell’archivio, grazie al documentario, permette di tracciare i possibili sviluppi del progetto stesso, che infatti nei prossimi mesi, terminata la prima fase di sistemazione dell’archivio stesso, dovrebbe finalmente entrare nella sfera di interesse dei divulgatori storici, mettendo a disposizione i propri materiali a scopo di ricerca.