E’ stato presentato A TU PER TU la pubblicazione nata dal laboratorio di scrittura curato dalla cooperativa Reset all’interno della Casa Circondariale di Trieste. Da alcuni mesi, nelle due sezioni, maschile e femminile, sono a lavoro due redazioni: la prima coadiuvata da Giuliano Caputi, la seconda da Lucia Vazzoler con la supervisione di Pino Roveredo. Quello che ne è nato sono scritture di vario tipo: flussi di coscienza. lettere, racconti, cronache che raccontano il carcere con un punto di vista nuovo e straordinario. Il volume è arricchito dall’intervista a Lella Costa realizzata dai detenuti nel corso di un incontro con l’attrice e dai disegni realizzati dalla sezione femminile e curati da Francesco Zardini.
Il volume è disponibile in download sul sito di Radio Fragola e in alcuni luoghi a Trieste, come Il Posto delle Fragole. Quello presentato è il primo volume di quattro, la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2019.
Molto spesso le notizie diffuse sul carcere non hanno un effettivo riscontro su quella che è la vita delle persone ristrette. Giornali, laboratori di scrittura, trasmissioni radio o tv: sono oltre una quarantina le realtà che in Italia danno voce ai penitenziari.
A Trieste, nella Casa Circondariale di Via Coroneo, da alcuni mesi è attivo il laboratorio di scrittura creativa “A tu per tu” a cura della cooperativa sociale Reset e coordinato da Pino Roveredo, Giuliano Caputi e Lucia Vazzoler, con media partner Radio Fragola. Il laboratorio vede protagonisti detenute e detenuti che si cimentano direttamente nella scrittura di testi: da lettere a flussi di coscienza passando per esperienze di diari e cronache. Nasce così il primo numero di A TU PER TU. Come evidenzia Pino Roveredo “notizie per vivere o sopravvivere “A tu per tu”, dentro gli angoli ristretti del carcere, nelle correnti d’aria, dentro un tempo senza misura, e spesso nell’indifferenza sociale: lontano dagli occhio dalla coscienza, ma soprattutto lontano dalla cultura del recupero”.
Nel corso dei mesi si sono sviluppate due vere e proprie redazioni, una nella sezione femminile e una nella maschile curate da esperti del mondo dei media. Ogni settimana, nel corso degli incontri, le riflessioni sono confluite in A tu per tu.
Uno strumento per raccontare il carcere attraverso le voci di chi lo vive ogni giorno, nella sezione femminile e maschile, soffermandosi sulle storie personali, per riflettere e dibattere sui temi della devianza e della rieducazione. Ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pena e sul carcere, informare sulle difficili condizioni di reclusione del detenuto, andando così ad abbattere il malessere del silenzio, dando il giusto riconoscimento al diritto di raccontarsi e di essere ascoltati. Uno stimolo per superare l’isolamento ed il “niente da fare” che spesso nelle realtà carcerarie diventa motivo di un indirizzo sbagliato e a senso unico. Un momento di riflessione per raccontare il modo di trascorrere il tempo, di come sono lunghe le attese, ma anche di ripensare ai propri vissuti, attraverso una personale riflessione sul proprio passato.
Stefania Grimaldi, Presidente della cooperativa sociale Reset, evidenzia come“la vita fa da trama editoriale. Emerge un universo narrativo che emoziona e accompagna chi legge nella ricerca di un senso ” e continua ribadendo “vogliamo pure azzerare qualunque pretesa stilistica provando a buttare giù i muri del giudizio e del ben pensare. A percorrere i ponti si guadagnano nuove mete e nuovi orizzonti”.
Conclude la prima pubblicazione di A tu per tu l’intervista a Lella Costa, che ha incontrato i detenuti nel corso di una sua recente tournèe a Trieste.
Ideato e organizzato dalla cooperativa sociale Reset, finalizzato dall’UTI Giuliana – Juliska MTU, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il numero : A-Tu-per-Tu-2019_definitivo