“È una fortuna, per voi che restate
A piedi nudi a giocare nei prati
Mentre là in centro io respiro il cemento
Ma verrà un giorno che ritornerò
Ancora qui”
Ormai abituati a nutrirci di cibo in scatola e ad essere noi stessi inscatolati in costruzioni di cemento, emerge sempre più forte il bisogno di una ritrovata vicinanza con la natura.
Chi può si sposta, cambia aria, paesaggio e probabilmente qualità della vita. Chi resta, invece, deve probabilmente scendere a patti ed ecco che l’idea di avere un minuscolo fazzoletto di terra o un piccolo orto sul balcone diventa sempre più seducente. Una seduzione che trasporta l’odore di materie prime fresche, di sapori autentici, di buono, mentre tra le dita ci strofiniamo una foglia di basilico, sentiamo sulla pelle le sue nervature, sentiamo finalmente qualcosa di migliore.
L’incantesimo finisce esattamente qui, non per tutti s’intende, ma per una buona parte di persone l’avventura ortofrutticola non continua e si interrompe più o meno nel momento in cui il pollice nero fa capolino dalla mano, rivelandosi in tutta la sua brutalità.
Certo, procedere per tentativi è possibile e il miglioramento spesso è “fisiologico”, però quanti poveri ortaggi verrebbero sacrificati quasi inutilmente?
Ad evitare tutti questi tentativi da autodidatti e a fare chiarezza ci pensano i corsi di orticultura promossi dal gruppo Urbi et Horti in collaborazione con Legambiente Trieste, Bioest e Comune di Trieste, che ripartiranno anche quest’anno da febbraio.
Il corso si rivolge a tutte le persone che vorrebbero imparare a diventare orticoltori o giardinieri, anche se solo sul proprio balcone, o a tutti coloro che sono interessati a confrontarsi sul il tema dei beni comuni.
Il programma del corso è composto da 4 moduli formativi di 2 ore ciascuno, per un totale di 8 ore.
Sono previste attività teoriche abbinate a momenti di confronto con esperienze già maturate, in modo da integrare acquisizione di conoscenze e capacità.
Alle lezioni teoriche seguiranno anche delle lezioni pratiche in campo con un Maestro contadino. Verranno trattati argomenti che andranno dalla concimazione alle semine fino alla raccolta. Tutti i partecipanti saranno seguiti passo dopo passo, fornendo loro tutti i consigli utili a rendere possibile la realizzazione di un orto urbano.
Le lezioni pratiche, verranno concordate direttamente con i partecipanti.
Gli insegnanti saranno esperti nell’ambito dell’agricoltura, della botanica e della tutela del verde.
Gli incontri avranno lo scopo di fornire strumenti e metodi utili per promuovere, progettare e realizzare esperienze di agricoltura sociale a livello territoriale.
Le lezioni si terranno nella sala via San Cilino, 40/2 (di fronte al teatro oratorio) e agli iscritti che frequenteranno almeno 4 moduli verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Un’ulteriore buona notizia è che la partecipazione è gratuita.
Programma
Giovedi 22 febbraio ore 17.30-19.00
Saluto dell’Assessore del Comune di Trieste
Tiziana Cimolino (Urbi et Horti) – “Presentazione degli Orti 2024″Gorela Miriana
Consorzio apicoltori Trieste
Francesco Panepinto – “Conservare la biodiversità”
Giovedi 29 febbraio ore 17.30-19.00
Walmi Boccali – “La stagionalità nelle operazioni in orto”
Giovedi 7 marzo ore 17.30-19.00
dott. Paolo Parmegiani – “L’olivo nel litorale: esperienze e suggerimenti”
Giovedi 14 marzo ore L/.50-19.00
Fabio Copetti – “Agricoltura biologica, biodinamica e Agricoltura lenta™
Info – Rete Civica del Comune di Trieste
ortiomuni.trieste@gmail.com
Sito web https://urbiethorti.wordpress.com/
Segreteria: Tiziana Cimolino cell. 3287908116