In un contesto che guarda a GO25! il focus viene posto sugli insediamenti umani inclusivi e sostenibili, tema trattato anche dalla seconda edizione del festival transfrontaliero delle economie trasformative RethinkAble. A tal proposito, si sono svolte numerose iniziative, quali workshop teatrali, laboratori culinari, eventi musicali e tante altre attività tutte con l’obiettivo di comprendere al meglio come l’ambiente sta cambiando intorno a noi e quali nuovo soluzioni l’uomo può mettere in atto per sviluppare un atteggiamento più etico.
Secondo Nadia Carestiato, docente dell’Università degli Studi di Udine e presidente di ProDES FVG, l’associazione responsabile dell’organizzazione del festival, si tratta di: “un tema più che mai attuale, soprattutto per affrontare le sfide che pongono i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione: si stima che entro il 2050 il 75% della popolazione globale vivrà in città. Abbiamo voluto organizzare tre giorni di incontri che possano essere uno stimolo per una riflessione condivisa, superando – come lo scorso anno – i confini: non esistono frontiere per la collaborazione su questi temi”.
L’anima transfrontaliera di RethinkAble offre uno spaccato sulla necessità di un impegno glocal, vale a dire sia a livello locale che globale. Di ciò ne ha discusso ai nostri microfoni Juan del Río, co-direttore di ECOLISE (Rete europea per le iniziative comunitarie sul cambiamento climatico e la sostenibilità) e dal 2011 formatore ufficiale del Movimento Transition Networks, che ci ha parlato anche del contributo che l’area di Gorizia, da sempre crocevia di culture diverse, può offrire nell’ottica di una transizione che deve essere equa e inclusiva.
RethinkAble ha ospitato anche la première italiana di Alter Nativas – Costruire futuri possibili, documentario co-diretto da del Río e Agustí Corominas che risponde al predominio, evidenziato dallo stesso del Río durante la sua conferenza, di una narrazione priva di un futuro positivo e sostenibile.
Il lavoro di RethinkAble non si ferma qui! Infatti, molte altre occasioni di confronto e riflessione sono previste nel prossimo futuro, noi li terremo d’occhio. E voi?
