Camera di specchi è un luogo, un contenitore dove riflettere
sull’immagine di sè che si trasmette all’altro e sull’immagine
dell’altro che percepiamo, sulle distorsioni e commistioni possibili.
Fabio Toich è stato ospite a Sold Out per parlarci meglio di questa bellissima iniziativa!
DROP OUT
L’associazione di promozione sociale Dropout nasce nel 2008 mettendo assieme da una parte competenze educative e di lavoro nel sociale, e dall’altra quelle di videomakers, registi e autori, convinti della funzione del cinema come strumento di intervento sociale
“qualcosa di indissolubilmente perduto, ma allo stesso tempo ancora lì, nascosto, indecifrabile…”
Il nome Drop Out nasce da un messaggio di errore che compariva spesso nelle nostre prime sessioni di montaggio, “dropped frame”, o “dropout frame”, e richiamava a qualcosa di indissolubilmente perduto, ma allo stesso tempo ancora lì, nascosto, indecifrabile. D’altra parte “dropout” in termini sociologici va ad indicare invece chi vive ai margini, o per scelta o per semplice incompatibilità. In queste pieghe ci piace stare. E realizzare progetti culturali per arginare queste mancanze, renderle accettabili, arredare lo iato ed il vuoto di quel Drop Frame.
Abbiamo realizzato progetti di video partecipativi con minoranze linguistiche e giovani rifugiati, dando loro uno strumento con cui interagire con la città ed esprimere le proprie esigenze. Abbiamo lavorato con le minoranze storiche, etniche, culturali su progetti transfrontalieri tra Italia e Croazia.
“abbiamo avvicinato tanti giovani al fare cinema, e molti hanno continuato in varie forme”.
Abbiamo supportato produzioni documentaristiche su svariati temi d’impatto sociale. Ci siamo occupati di immigrazione, documentazione sociale, colonne sonore, identità, musica. Abbiamo collaborato in progetti europei su cittadinanza attiva e sulla memoria collettiva. Ma sopratutto abbiamo avvicinato tanti giovani al fare cinema, e molti hanno continuato in varie forme: chi entrando nel settore commerciale, chi come autore, chi crescendo professionalmente in un settore specifico. E li abbiamo fatti incontrare con personaggi di spicco del cinema che ci piacciono e che condividono il nostro approccio al processo creativo. Impatto sociale. Ci siamo occupati di immigrazione, documentazione sociale, colonne sonore, identità, musica. Abbiamo collaborato a progetti europei su cittadinanza attiva e sulla memoria collettiva. Ma sopratutto abbiamo avvicinato tanti giovani al fare cinema, e molti hanno continuato in varie forme: chi entrando nel settore commerciale, chi come autore, chi crescendo professionalmente in un settore specifico. E li abbiamo fatti incontrare con personaggi di spicco del cinema che ci piacciono