Venerdì 3 agosto alle ore 21.00 nella suggestiva cornice del Parco di San Valentino di Pordenone, nel Piccolo Ristoro Al Parco, il Lunatico Festival presenta “Pericoloso a sè e agli altri (e di pubblico scandalo)”, reading teatrale sulle storie anonime di uomini e donne reclusi. Attraverso una raccolta di lettere e referti medici degli internati negli anni Trenta dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste si raccontano le torture perpetrate giorno dopo giorno nel fisico e nell’anima, suicidi e muti delitti sentenziati dalla violenza istituzionale.
Erano i figli delle classi sociali più povere. Operai, studenti, disoccupati, casalinghe, prostitute, immigrati. Molte di queste creature avevano conosciuto la miseria e le malattie. Avevano perso mariti, figli o fratelli in guerra. Ma nessuno teneva conto di questo dolore. La persona veniva internata dietro richiesta del medico in copia controfirmata dal questore con la formula “pericoloso a sé e agli altri e di pubblico scandalo” ed era considerata come un prigioniero, privato dei diritti civili e di ogni bene terreno. Spogliati della propria identità, dovevano indossare l’uniforme e i loro effetti personali venivano sequestrati.
Venivano recluse nei manicomi le persone affette per qualunque causa da alienazione mentale. Entravano così tutti senza distinzione: ammalati di epilessia, di sifilide, tifo, tubercolosi, sindrome di down; alcolisti e bevitori saltuari, cocainomani; madri affette di depressione post partum o semplicemente esauste da troppi parti, donne picchiate da compagni violenti, adolescenti ribelli, ma anche tanti bambini e bambine: bambini vissuti nella miseria, bambini sordomuti, bambini che spesso diventavano adulti dentro un ospedale psichiatrico.
Franco Basaglia smaschera la follia cieca della violenza istituzionale e oppone il suo rifiuto morale e politico, e insieme alla sua équipe compie una delle più importanti rivoluzioni della nostra storia contemporanea. Seguiamo le vite degli internati attraverso il filo conduttore dei suoi pensieri e azioni che restituirono non solo la dignità al malato ma alla società stessa, quindi a tutti noi che ne facciamo parte, per riflettere soprattutto su chi e cosa siamo diventati oggi.
Documenti raccolti da Tullia Alborghetti, Nicoletta Peloso e Mauro Serio presso l’Archivio di Stato di Trieste
Adattamento Teatrale: Tullia Alborghetti, Mauro Serio, Fulvio Falzarano
Consulenza tecnico artistica: Alessandro Metz
Progetto di Reading Teatrale con la collaborazione di Fulvio Falzarano, Mauro Serio, Tullia Alborghetti, Costanza Dolce, Riccardo Pieretti, Luigi Orsini e Daniele Tenze