S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni – è una manifestazione giunta alla XVII edizione. In questi anni, la realtà in cui si vive è molto cambiata. Quando S/paesati era nata, l’Italia da paese d’emigranti era diventato un paese d’immigrazione. Poi c’è stata la crisi finanziaria, che ha cambiato gli equilibri interni e quelli europei. Oggi si parla di globalizzazione della solidarietà. Spaesato è diventato anche chi accoglie.
In quest’edizione si parlerà d’accoglienza, del tema dell’identità nella sua accezione più ampia, di diritti umani.
Tra le numerose produzioni, da seguire lo spettacolo Social Comedy – Intrigo a Via Doganelli di Maurizio Zacchigna. Dipinge in toni ironici le vicissitudini di una comunità d’accoglienza di richiedenti asilo. La prima nazionale sarà il 27 ottobre al Teatro Miela.
D’accoglienza e di integrazione parla lo spettacolo, in scena il 18 ottobre al teatro Miela, Il riscatto di Mohamed Ba, attore musicista senegalese che racconta la storia di immigrato che passa “dalla Savana al Municipio” come dice bene nel sottotitolo. D’identità parla la performance del compositore slovacco Juraj Kojs che apre la rassegna il 13 ottobre al Teatro Miela con E- Slovakia che racconta per immagini e suoni il rapporto con il suo paese d’origine. Anche Monika Bulaj nel suo reportage Dove gli dei si parlano mette a confronto identità diverse, spirituali, religiose e culturali, rilevando gli aspetti che uniscono piuttosto che quelli che dividono. Marcela Serli in Variabili Umane indaga un altro aspetto del tema identitario, quello dell’identità di genere nelle sue molteplici varietà. Il tema dei diritti umani è affrontato dalla giornalista Manon Loiseau che presenterà il suo documentario La maledizione di essere femmina in cui racconta i femminicidi delle bambine in India, Pakistan e Cina e di chi si prodiga per salvare le loro vite. Anche il film Voyage en Barbarie affronta il tema della tortura narrando delle vicende dei migranti da Eritrea e Somalia che attraversano il Sinai. Al Teatro Stabile Sloveno, giovedì 17 novembre la danzatrice Piera Principe in Guardami esprime attraverso il suo corpo il diritto di danzare oltrepassando i limiti della disabibilità.
